Sempre più persone scelgono la bicicletta per i loro spostamenti, ma non tutti sanno distinguere tra pedalata assistita e bicicletta elettrica.
Negli ultimi anni, sempre più cittadini stanno adottando la bicicletta come mezzo di trasporto per recarsi al lavoro, fare la spesa o semplicemente spostarsi nel tempo libero. Questa tendenza, inizialmente diffusa nei piccoli centri, sta prendendo piede anche nelle grandi città e metropoli, complici le nuove tecnologie e la crescente sensibilità verso una mobilità sostenibile.

La diffusione della bicicletta elettrica nelle città
Tra le soluzioni più apprezzate ci sono le biciclette elettriche, che includono sia le bici a pedalata assistita che le vere e proprie e-bike. Sebbene i due termini vengano spesso usati come sinonimi, esiste una differenza fondamentale che è bene conoscere prima dell’acquisto.
Bici elettrica e bici a pedalata assistita: non sono la stessa cosa
Una delle domande più frequenti riguarda la distinzione tra biciclette elettriche e bici a pedalata assistita. La differenza principale risiede nel funzionamento del motore:
- Bici con pedalata assistita (Pedelec): il motore si attiva solo quando il ciclista pedala, fornendo un supporto proporzionale alla spinta esercitata sui pedali. Se si smette di pedalare, la bici si ferma.
- Bici elettrica (Speed Pedelec): dotata di un motore che può funzionare indipendentemente dalla pedalata, consentendo di muoversi anche senza alcuno sforzo fisico.
Questa distinzione non è solo tecnica, ma ha implicazioni anche dal punto di vista normativo e pratico.
Come funziona la bicicletta a pedalata assistita
Le bici con pedalata assistita, chiamate anche Pedelec, sono equipaggiate con un motore elettrico alimentato da una batteria al litio e sensori sui pedali che rilevano la pressione esercitata dal ciclista.
Il sistema fornisce una spinta aggiuntiva, facilitando gli spostamenti senza sostituire completamente la pedalata.
I vantaggi principali di questa soluzione sono:
- Minor sforzo fisico per affrontare salite e lunghe distanze.
- Autonomia della batteria che varia in base all’intensità dell’assistenza e al tipo di percorso.
- Facilmente ricaricabile tramite una normale presa elettrica domestica.
Per il Codice della Strada, la bicicletta a pedalata assistita è considerata alla pari di una bicicletta tradizionale, purché il motore abbia una potenza massima di 250W e si disattivi automaticamente oltre i 25 km/h.
Caratteristiche e normative
Diverso è il discorso per la bicicletta elettrica (Speed Pedelec), che può muoversi autonomamente senza la necessità di pedalare. Questo la rende più simile a un ciclomotore, con conseguenze anche sul piano normativo:
- Necessita di immatricolazione e assicurazione.
- Richiede l’uso di casco omologato.
- Deve rispettare le stesse norme di circolazione dei ciclomotori.
L’autonomia della batteria dipende da vari fattori, tra cui la potenza del motore e le condizioni del percorso. Tuttavia, rispetto alla bici a pedalata assistita, richiede maggiori accortezze in termini di ricarica e manutenzione.
Quale scegliere? Guida all’acquisto consapevole
Se l’obiettivo è un supporto alla pedalata per migliorare la mobilità urbana senza particolari obblighi normativi, la bici a pedalata assistita è la scelta più pratica ed economica.
Se invece si preferisce un mezzo più potente e simile a un motorino, allora la bicicletta elettrica può essere la soluzione ideale, a patto di rispettare le regole previste dal Codice della Strada.
Con la crescente attenzione alla mobilità sostenibile, questi mezzi rappresentano una valida alternativa ai veicoli tradizionali, contribuendo a ridurre traffico e inquinamento nelle città.